TOSCANA, PER NATALE IL CIOCCO E LA VALLE DEL SERCHIO RINNOVANO L’APPUNTAMENTO CON LE TRADIZIONI

IlCiocco1AIl Ciocco Tenuta e Parco e la Valle del Serchio, in Toscana, celebrano le festività natalizie con un programma ricco di eventi, secondo le migliori tradizioni che si tramandano da anni.
In calendario tante iniziative che si svolgeranno per tutto il mese di dicembre, fra cu l’accensione degli alberi di Natale presso Il Ciocco Tenuta e Parco (www.ciocco.it) e i tradizionali mercatini di Natale dei paesi della Valle e si concluderanno il giorno dell’Epifania, il 6 gennaio, con la festa in onore della Befana presso la sua casetta a Pegnana, frazione di Barga. Un’occasione ideale per organizzare un weekend o un soggiorno più lungo alla scoperta della Valle del Serchio e della Living Mountain del Ciocco, per vivere così un’esperienza unica all’insegna delle tradizioni locali e della natura, circondati da un paesaggio incantevole e suggestivo.

Ecco  l’elenco dei principali eventi che coinvolgeranno diverse località della Valle del Serchio:

20 dicembre – Castelnuovo di Garfagnana – Presepe Vivente
La scenografica rappresentazione della Natività è allestita all’interno della Fortezza di Mont’Alfonso (storico monumento architettonico voluto da Alfonso II d’Este alla fine del ‘500). Durante il suggestivo percorso i visitatori potranno ammirare i rappresentanti degli antichi mestieri e degustare i piatti della tradizione povera della Valle del Serchio preparati diligentemente dai figuranti.

23 dicembre – Barga – Presepe Vivente
A partire dalle ore 20 a Barga si svolge il più antico Presepe Vivente della Valle del Serchio, animato con 200 figuranti, che ripropone la rievocazione della Natività e i vecchi mestieri di un tempo. Il tragitto si protrae sino al Duomo, dove si inscenerà la nascita di Gesù.

Il Ciocco a Natale

Il Ciocco a Natale

24 dicembre – Gorfigliano (Minucciano) – Natalecci
A partire dalle ore 18 si svolgerà la tradizionale accensione dei “Natalecci” nel comune di Minucciano.Da epoca immemorabile, infatti, la sera della Vigilia di Natale vengono accesi dei falò, alti anche più di 20 metri, costruiti intrecciando rami di ginepro, ricavati dalla pulitura del bosco e sottobosco, ad un palo di castagno per esseri visti, anche in lontananza, nei punti strategici del borgo e delle frazioni limitrofe. E’ storicamente considerato un segno portatore di buoni auspici per il nuovo anno.

 1 gennaio – Barga – Concerto di Capodanno al Ciocco Tenuta e Parco
Tradizionale appuntamento alle ore 18 presso l’Auditorium del Ciocco con la 16° edizione del concerto di Capodanno, quest’anno dal titolo “Semplice Lucio” – Tributo a Battisti. In scena la New Tuscany Orchestra (componenti scelti tra promettenti allievi e diplomati dei Conservatori e Istituti musicali della Toscana, fra i quali il “Cherubini” di Firenze, il “Boccherini” di Lucca” e il “Mascagni” di Livorno) diretta dal Maestro Mario Zannini Quirini. La direzione artistica per il 2° anno consecutivo è affidata al Maestro Giandomenico Anellino. La chitarra di Anellino e gli elementi di un’orchestra creata proprio per l’evento rivisiteranno i brani più amati del grande cantautore. E il concerto, organizzato dalla Misericordia di Castelvecchio Pascoli con il contributo del Ciocco Tenuta e Parco, Kedrion Biopharma e Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa, sarà anche occasione di solidarietà con una raccolta fondi che andrà alla Missione di Muhura in Rwanda, gestita dal Dott. Lido Stefani, medico che da oltre 15 anni mette la sua professionalità al servizio della comunità africana. L’ingresso è su invito con un numero limitato di biglietti a pagamento (per informazioni info@ciocco.it).

5 e 6 gennaio – Barga – La Befana
La festa in onore della Befana inizia già nel pomeriggio del 5 gennaio. Infatti, in questo giorno, la “vecchietta” parte dalla sua casetta di legno a Pegnana, sulla montagna barghigiana, per arrivare a Barga, nel centro storico della cittadina, dove troverà ad attenderla centinaia di bambini in costume da “befanotto”. Con i piccoli la vecchietta si intratterrà per l’intero pomeriggio, premiando con un dono tutti i partecipanti. La festa va avanti per tutto il pomeriggio e, dalle ore 21, davanti ad un grande falò, prenderà il via una serata in costume. La Befana porterà di casa in casa, a cavallo di una scopa o di un asinello, i regali ai bambini mentre in piazza si continuerà a far festa con vin brulè e vari intrattenimenti. Il 6 gennaio, a partire dalle 14, la Befana incontrerà adulti e bambini nella propria abitazione a Pegnana, visitabile tutto l’anno nei pomeriggi festivi. In programma sorprese, giochi, doni e specialità locali, fra le quali i tradizionali biscotti secchi, chiamati i Befanini, preparati secondo una ricetta molto particolare durante le feste natalizie.

Per gli appassionati di auto da non perdere il 19 e 20 dicembre la 24° edizione de “Il Ciocchetto”, l’appuntamento natalizio di rally che si svolge all’interno della Tenuta del Ciocco e da oltre venti anni chiude la stagione agonistica delle corse su strada.
Anche quest’anno, inoltre, verrà istituito il premio alla vettura che sfoggerà la più bella, interessante e accattivante livrea a tema natalizio.
Una gara nella gara, quindi, a colpi di grafica e di idee, che negli anni ha fatto esibire le colorazioni e gli “addobbi” più disparati sulle vetture.
Infine, dall’1 novembre 2015 al 23 gennaio 2016, l’Auditorium Theatre del Ciocco Tenuta e Parco ospiterà la 2° edizione dell’Unplugged Festival d’Autore.
In programma le esibizioni di importanti artisti italiani (come Patty Pravo, Massimo Lopez e tanti altri), accompagnati da arrangiamenti musicali diretti dal maestro Giandomenico Anellino, noto per la particolare tecnica con la quale suona la chitarra (per informazioni info@ciocco.it).

Il Ciocco in Toscana

Il Ciocco in Toscana

Il Ciocco (www.ciocco.it) nasce nel 1961 con l’obiettivo di far rivivere la montagna e le sue tradizioni, la natura con i suoi animali, lo sport e il relax, lontano dal “logorio della vita moderna”.
Deve il suo nome ad uno dei poeti più amati d’Italia, Giovanni Pascoli, che si innamorò di Castelvecchio, della Valle del Serchio e dei suoi abitanti così laboriosi.
Tra le opere che Pascoli compose durante la sua permanenza in quei luoghi c’è una raccolta di poesie conosciuta come “I Canti di Castelvecchio”. Tra queste una si intitola proprio “Il Ciocco” e racconta di un gruppo di contadini che si siedono attorno al focolare a parlare della vita mentre guardano il fuoco consumare lentamente il ciocco, il ceppo da ardere. Simbolo di calore e ospitalità che incoraggia conversazioni appassionate sulla vita. Da settembre 2015 inoltre il Ciocco si naviga anche attraverso “Il Ciocco App”, applicazione che può essere scaricata gratuitamente dagli utenti Android e iOS (ciocco.it/ilcioccoapp) e rappresenta un viaggio affascinante e intuitivo attraverso immagini e informazioni strutturate per un cliente moderno che desidera visitare la Tenuta e il territorio della Valle del Serchio in maniera rapida e dinamica.

A proposito della Valle del Serchio…

 La Valle del Serchio, la zona della Toscana che ospita il Ciocco Tenuta e Parco, è la parte della regione che a distanza di anni risulta la più incontaminata dalle mani dell’uomo e mantiene ancora oggi le sue origini offrendo un paesaggio naturalistico autentico. Prende il nome dal fiume Serchio che l’attraversa per tutta la sua lunghezza e con i suoi mille torrenti crea profonde gole e fenomeni carsici. Ricca di piccoli borghi di grande storia e fascino, offre ai suoi visitatori quel raro mix di cultura, natura, arte, storia, gastronomia e avventura che la rende una destinazione ideale per un weekend o una vacanza da vivere in coppia, in famiglia o tra amici.Tra rafting e torrentismo, escursioni a cavallo, percorsi in mountain bike o a piedi, speleologia e attività sportive di ogni tipo, infatti, non si corre mai il rischio di annoiarsi o di cedere alla pigrizia.
Cuore e “centro” della Valle sono i comuni di Castelnuovo Garfagnana e di Barga, terra d’adozione del poeta Giovanni Pascoli, che ispirò molte sue opere. A Castelvecchio Pascoli c’è ancora la sua casa-museo, che merita senz’altro una visita insieme al Duomo di San Cristoforo del capoluogo.

Il Ciocco in Toscana

Il Ciocco in Toscana

Barga, in particolare, è una cittadina medievale di grande bellezza, considerata “Uno dei borghi più belli d’Italia” e ha ottenuto la bandiera arancione da parte del Touring Club.
Da non perdere, poi, Borgo a Mozzano e il Ponte della Maddalena, meglio noto come Ponte del Diavolo, fatto costruire nel XIV secolo su fondazioni probabilmente volute da Matilde di Canossa, con tre arcate asimmetriche che attraversano il Serchio, oppure Bagni di Lucca, con la sua sorgente termale già conosciuta dai romani. La cittadina, molto frequentata nel Rinascimento, ebbe un grande sviluppo nell’Ottocento diventando meta di ospiti illustri come Pascoli, Carducci, Montale, Dumas, Byron, Shelley, Puccini.
Caratteristico il Teatrino del Fai a Vetriano: costruito nel 1890, misura solo 71 mq (è stato incluso nel “Guinness dei primati” nel 1997 come il più piccolo teatro storico pubblico del mondo) ma è completo di tutto quanto si richieda ad una sala teatrale in piena regola e ospita opere di prosa.
Da visitare poi a Castelnuovo Garfagnana gli storici “rioni” e la Rocca Ariostesca, simbolo della città, il Teatro Comunale Vittorio Alfieri e la Fortezza di Mont’Alfonso.
Meritano una segnalazione anche la Fortezza delle Verrucole a San Romano (che è considerata la più importante vestigia medievale della zona e, grazie alla sua posizione su un rilievo di circa 600 metri d’altezza, domina le Alpi Apuane, gli Appennini e gran parte del fondoValle) e il piccolo borgo medievale di Ghivizzano, uno dei pochi a mantenere quasi integra la sua struttura (da non perdere il Castello con la Torre e la Casermetta di Castruccio e l’antica chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo).
La Tenuta del Ciocco si estende, in provincia di Lucca, tra il Comune di Barga e quello di Fosciandora, al confine tra la media e l’alta Valle del Serchio. La montagna del Ciocco, The Living Mountain, è un luogo di famiglie e tradizioni che perdura da secoli. Attraversandola non si trova punto in cui la mano sapiente dell’uomo non abbia lasciato traccia, dai castagneti piantati per utilizzarne legno e frutti ai terrazzamenti coltivati a vite e ulivo. Lungo i sentieri, inoltre, si possono scoprire antichi mulini, alpeggi di alta quota, metati (piccole costruzioni, adibite all’essiccazione delle castagne), la vecchia scuola elementare e borghi di altri tempi.
Tutto testimonia l’amore e la voglia di preservare la propria terra per viverla e farla continuare a vivere.