A ST.LOUIS NEL MISSOURI IN USA

Museo del Blues a St.Louis in Missouri

Museo del Blues a St.Louis in Missouri

Il National Blues Museum a St.Louis  è una realtà che non poteva mancare nella patria del blues e legherà la sua storia a quella dell’edificio storico Laurel Bulding. Per l’edificio sono stati investiti 150 milioni di $  e oltre al museo ora comprende anche l’Embassy Suite Hotel di 212 camere ed una serie di appartamenti di lusso, creando così un vero polo architettonico nel Mercantile Exchange District della città.

Alla scoperta del semplice fatto che il Midwest non vantasse alcun museo dedicato al Blues, la città di St.Louis, Missouri si è mossa ed ha scelto la location giusta. Il Museo di oltre 2100 m² apre ufficialmente nella primavera del 2016, il 2 aprile nel Downtown St. Louis. Strategicamente posizionato in zona centrale sulla 6th e Washington Avenue, nel quartiere Mercantile Exchange (MX) District del Downtown St. Louis, il National Blues Museum diventerà l’hub del turismo a St. Louis, a pochi passi dall’iconico Gateway Arch, e dagli stadi sportivi, dal Convention Center e dal Citygarden.

Il museo punta molto sulla narrazione interattiva delle storie – storytelling – più che all’esibizione di reperti. Certamente ci sono elementi d’appartenenza a Berry, Pinetop Perkinss, Ella Fitzgerald e David “Honeyboy” Edwards, acquisiti da collezionisti e donatori. Grazie ad un generoso contributo del rocker Jack White, il museo offre il programma Mix It Up che consente ai visitatori di comporre i propri brani da quattro chioschi. In altre aree invece si possono ascoltare narrazioni orali. Le leggende del blues Buddy Guy, i vincitori del Grammy Award Robert Cray e Derek Trucks e la famosa star del cinema e della TV John Goodman hanno contribuito al progetto museale.

Lo studio di architettura di San Francisco Gallagher & Associates – con vari progetti museali alle spalle – ha beneficiato delle esperienze già fatte (inclusi i progetti per la NASA, lo Smithsonian ed altri), usufruendo anche della consulenza creativa di Robert Santelli, Executive Director del Grammy Museum. L’offerta al visitatore include l’esplorazione dei vari stili regionali del blues, e l’apprendimento sui musicisti che hanno reso celebre il genere musicale, oltre a presentare una varietà di iniziative pubbliche che già sono iniziate: spettacoli musicali, lezioni e filmati per i quali appositi spazi sono stato creati, uno di 150 posti per gli spettacoli oltre ad una zona speciale per gli eventi ed alle aule per l’insegnamento.

La programmazione educativa – infatti – sarà una delle maggiori componenti del Museo che focalizzerà sui corsi in loco adatti anche alle scuole. Il The National Blues Museum ha già nominato il direttore del museo, lo stesso Dion Brown che ha diretto il B.B. King Museum ad Indianola, Mississippi.

Info: https://www.nationalbluesmuseum.org/;

 

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