Faroe, queste sconosciute! 18 isolette tutte da scoprire

FaroegjaargardurGuesthouseLe Isole Faroe: le conoscono in pochi e non sempre si trovano sulle carte geografiche. Sono 18 isolette fra la Scozia e l’Islanda coi Vichinghi nel DNA, la Danimarca nel cuore, l’autonomia nella politica e nella moneta (la corona faroese). Per tre mesi la notte non esiste: è sempre giorno anche se piove e tira vento. Gli altri 9 mesi sono piuttosto poveri in fatto di luce e sole. Forse per questo i faroesi amano tanto il colore e i loro villaggetti che punteggiano questi altopiani verdi battuta dal vento sono composti da casette variopinte, una rossa, una verde, una blu, una gialla con le intelaiature delle finestre dipinte con colori contrastanti in un cromatismo pittorico-artistico che riporta alla mente i paesaggi di Van Gogh. Sono casette a un piano simili a quelle di zucchero che ornano i panettoni a Natale e hanno l’erba alta un palmo sui tetti. Infatti i prati verdi spruzzati del giallo dei ranuncoli selvatici (fiore nazionale delle Faroe) coprono anche i tetti in una modulazione ritmica del paesaggio che in questo modo non si interrompe finche’, dalle alte scogliere di basalto,non va a tuffarsi a picco nell’Atlantico.
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I faroesi non ricoprono i loro tetti di torba, terra ed erba per una questione di natural style ma per evitare che la copertura voli via quando Eolo soffia con raffiche da 130 km all’ora. Cosi’ il risultato e’ che l’ambiente naturale mantiene la sua personalita’ selvaggia e la sua integrita’ rendendo queste isole una destinazione unica, raggiungibile  con un volo di Atlantic Airways. Le Faroe sono conosciute anche come le isole delle pecore: 90 mila che pascolano tranquillamente ovunque, hanno la precedenza sulle auto dei 50mila abitanti e forniscono la loro lana con cui vengono confezionati maglioni, guanti e cappelli trattati in modo da essere impermeabili alla pioggia che da queste parti non manca mai, almeno una volta al giorno. Le pecore sono bianche o nere: alle zampe di quelle nere, nei bui mesi invernali, vengono applicati dei catarifranti per evitare che, confondendosi con l’asfalto, vengano investite dai veicoli a motore.
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Ma e’ il birdwatching a farla da padrone al 62esimo parallelo nord. 300 specie di uccelli, fra cui la beccaccia di mare (simbolo delle Isole Faroe perche’ come questo popolo difendono strenuamente e fino all’ultimo il loro nido da eventuali attacchi esterni) e la piu’ famosa pulcinella di mare, una sorta di piccolo pinguino paffuto con becco e zampe arancioni che i turisti vanno in massa a fotografare sull’isola di Mykines. Non c’e’ molto a queste latitudini, ma i salmoni che si allevano hanno un gusto delizioso e tutto il pesce e’ alla base di una cucina che la guida Michelin potrebbe anche cominciare a tenere in seria considerazione.

Graziella Leporati