FIANDRE

Kantmuseum a Bruges

Kantmuseum a Bruges

Un suggerimento per un weekend a metà settembre? Le Fiandre dove iI merletto  è insuperabile  per bellezza, lavorazione e raffinatezza. E a Bruges dal 1970  esiste il Kantcentrum (Centro del merletto), nel quale i visitatori possono scoprire le storie che si nascondono dietro ai pizzi delle Fiandre e vedere all’opera le depositarie della paziente maestria necessaria a realizzarli. Da allora il Centro ospita mostre e dimostrazioni, promuove incontri, corsi e pubblicazioni, segnalandosi come tappa obbligata per appassionati e curiosi.Ora il Centro si è rifatto il look.Dopo oltre 40 anni di onorato servizio, il prossimo 19 settembre la città inaugurerà il nuovo Centro del merletto, che aprirà i battenti nella scuola delle Suore Apostoline di Balstraat 16, recentemente ristrutturata. Il nuovo sito è stato progettato come un vero e proprio museo nel quale un ruolo importante, a fianco dell’esposizione di oggetti, sarà giocato dagli aspetti narrativi ed esperienziali: la visita consentirà un’immersione nelle vicende storico – culturali legate al merletto, con approfondimenti sulle particolarità tecniche e sulle varietà, grazie anche all’utilizzo di supporti tecnologici avanzati.

Qualche dettaglio in più

Articolato su tre sale, il Museo contiene installazioni multimediali e applicazioni touch che illustrano i principali aspetti storici del merletto: si parla ovviamente di strumenti e di tecniche di realizzazione, in parte mutuate da lavorazioni precedenti; ma anche di successo commerciale e di fortuna del pizzo nell’ambito dei beni di lusso; del ruolo della donna nella produzione e di quello di Bruges nella formazione e diffusione; della conservazione e della valorizzazione delle capacità artigianali legate al merletto e del suo utilizzo contemporaneo nel mondo della moda. Presente in sede una selezione di pezzi provenienti dai musei della città di Bruges. Ed è proprio la città che, con le proprie merlettaie, le proprie scuole e i propri modelli tipici fungeranno da guida e da esempio tangibile per i visitatori dentro e fuori le mura del museo: il centro farà da tappa conclusiva per alcuni percorsi tematici a disposizione dei turisti.

La storia
La storia del celebre pizzo delle Fiandre, ispirazione di merlettaie italiane fino al secolo scorso , inizia nel 16° secolo, probabilmente sviluppandosi a seguito dei traffici commerciali con l’Italia (con Venezia in particolare, già attiva nella produzione dal 15° secolo). Da subito a Bruges la produzione assume un ruolo importante, sia per il livello artistico che per il peso economico e sociale che questa manifattura raggiunge in breve tempo.
A partire dal 19° secolo la professione di merlettaia viene regolata e tutelata, diffondendosi anche presso le congregazioni religiose del tempo che, come le Suore dell’Assunzione della Madonna o le Apostoline, si dedicano alla produzione e, soprattutto, alla formazione.
Nel 1847 in città sono attive ben 82 scuole che formano, in quell’anno, 2347 professioniste. Dal 1850 il pizzo diventa un lavoro a domicilio, gestito da intermediari che ne traggono grandi profitti -a parziale danno delle lavoratrici: la maggior parte delle circa 10.000 merlettaie attive a metà del 19° secolo guadagna meno della metà del salario corrente medio-.
Dopo la prima guerra mondiale la domanda di pizzo realizzato a mano scende drasticamente; al giorno d’oggi il peso del settore come attività economica è praticamente inesistente; ciononostante, la città di Bruges si impegna da tempo a preservarne e tramandarne la conoscenza.

Informazioni pratiche

Inaugurazione: il prossimo 16 settembre

Apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 17

Accessibile alle persone con disabilità.

Costo del biglietto: 5€