GIORDANIA, NUOVA SCOPERTA ARCHEOLOGICA A PETRA
Basta la sola presenza di Petra, la più affascinante per la sua unicità tra le necropoli antiche del Mediterraneo e ancora oggi una delle sette meraviglie del mondo, per giustificare ampiamente una visita in Giordania, paese che ad un viaggiatore colto e curioso ha da offrire anche altre chicche. E ora Petra è ancora più ricca e più affascinante. Infatti,con un sentimento di giusto e meritato orgoglio il Ministero del Turismo e delle Antichità ha confermato il ritrovamento archeologico di un enorme monumento a Petra che non ha paralleli con altre strutture presenti nell’antica capitale nabatea. Questa scoperta è stata recentemente portata alla luce dagli archeologi Sarah Parcak e Chris Tuttle in uno studio pubblicato sul Journal of American Schools of Oriental Research (BASOR).
Sua Eccellenza Lina Annab, nuovo Ministro del Turismo e delle Antichità ha dichiarato: “La scoperta di nuovi monumenti a Petra così significativi ci porta gioia e stupore. Il fatto che il progresso tecnologico ci permetta di ampliare le conoscenze della nostra storia è fondamentale per investire ulteriormente nel futuro e per essere in grado di vedere e svelare il nostro passato. Questa scoperta ci avvicina maggiormente al nostro patrimonio storico e archeologico, ci permette di comprendere la civiltà dei Nabatei e ci spinge a approfondire le ricerche con i droni, le immagini satellitari e gli scavi archeologici nella speranza di portare alla luce altri tesori nascosti della Giordania. Siamo anche molto contenti di vedere l’entusiasmo con cui questa straordinaria scoperta è stata accolta a livello globale, e ciò fa ben sperare per l’industria del turismo in Giordania “.
Posta a circa 800 metri a sud del famoso Tesoro di Petra, reso famoso in tutto il mondo dal film “Indiana Jones” e “l’Ultima Crociata”, questa scoperta conferma al mondo che ciò che è stato sinora portato alla luce a Petra non è che una parte visibile dell’antica capitale dei Nabatei. L’utilizzo di Google Earth, dell’imaging satellitare e dei droni ha permesso di svelare questo nuovo monumento. Anche se non sono ancora iniziati i lavori di scavo, nel sito sono state rinvenute ceramiche risalenti a oltre 2100 anni fa.