Hokkaido regina dell’inverno in Giappone
Anticamente Hokkaido era chiamata Ezo ed era abitata da una popolazione indigena, gli Ainu, la cui civiltà e le cui tradizioni sono state amate e studiate anche da un nostro grande esperto e appassionato di Giappone: Fosco Maraini che in Hokkaido visse e approfondì le sue conoscenze del popolo Ainu.
In Hokkaido, la natura, selvaggia e incontaminata, è padrona e d’inverno, le basse temperature e le abbondanti nevicate fanno di Hokkaido, la regina degli sport sulla neve, con le sue numerose infrastrutture ad alta tecnologia e la meravigliosa powder snow, definita la migliore al mondo.
Niseko e Furano sono i resort sciistici più popolari, non solo per le splendide piste di diversi livelli, gli ottimi servizi turistici e l’ospitalità, ma anche per l’atmosfera vivace e la vita notturna (www.skiing-hokkaido.com/index.html).
Altrettanto vivace, soprattutto culturalmente, Sapporo, la capitale fondata a fine 1800, colpisce per l’atmosfera pioneristica molto distante dalle tradizioni millenarie nipponiche. È famosa soprattutto per il Festival della Neve (6-12 febbraio 2017; www.snowfes.com/english/), che regala alla città edifici e sculture spettacolari realizzate nel ghiaccio, richiamo per 2 milioni di visitatori l’anno. Durante il festival, pittoresche bancarelle con il meglio della gastronomia dell’isola (molto rinomata!) saziano i visitatori, che qui, possono beneficiare direttamente alla fonte anche della famosa birra Sapporo, cui è dedicato anche un museo (www.sapporoholdings.jp/english). Oltre alla produzione di birra, Hokkaido si distingue per diverse eccellenze gastronomiche come i frutti di mare, i prodotti della terra, piatti come il nabe ovvero pietanze calde cotte in brodo dashi dai commensali direttamente al tavolo e infine, il famosissimo whisky (www.japan-guide.com/e/e6707.html).
Oltre che per il Festival della Neve di Sapporo, febbraio è un buon mese per visitare l’Hokkaido e osservare lo spettacolo del pack e dei banchi di ghiaccio alla deriva: siamo ad Abashiri sul mare di Okhotsk. Più a sud, a Kushiro lasciatevi incantare dalla danza di corteggiamento delle gru tancho e dalle meraviglie del Parco Nazionale di Akan, famoso per le marimo, le alghe verdi di forma sferica che raggiungono le dimensioni di una palla da baseball in 200 anni, e molto, molto kawaii (graziose).
Infine, per ritemprare le membra dalle fresche temperature, consigliamo un bagno in uno dei numerosi onsen della grande isola selvaggia: ce ne sono moltissimi, ma i più famosi sono quelli di Noboribetsu, un’animata cittadina vicina alla costa meridionale con diverse sorgenti termali.
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