LAZIO

Bruschetta Ha più di mezzo secolo ma non lo dimostra: anzi, come dice lo slogan, si tratta della “festa più festa dell’anno”. Indispensabile la dieta dopo i bagordi delle feste natalizie, ma non si può resistere al richiamo della Sagra della Bruschetta di Casaprota. Sabato 25 e domenica 26 gennaio vale la pena concedersi uno strappo alla regola e raggiungere questo borgo in provincia di Rieti, il cui olio dal sapore intenso e aromatico era conosciuto e lodato già dagli antichi Romani. Per due giorni l’oro verde della Sabina sarà esaltato dal pane artigianale “passato” alla brace per sottolinearne al meglio il gusto: e così le bruschette saranno servite gratuitamente in piazza per la degustazione e accompagneranno la cena di sabato e il pranzo domenicale.
Il 25 a cena saranno serviti in tavola gli spaghetti all’amatriciana preparati dalla Pro Loco di Amatrice e le salsicce alla brace, mentre domenica a mezzogiorno ci sarà  l’imbarazzo della scelta fra zuppa di farro al tartufo, fregnacce (un particolare tipo di pasta fatto con acqua e farina) e carne alla brace a pranzo e, nel pomeriggio, frittelle servite dalla Pro Loco di Mompeo, maccheroni a fezze della Pro Loco di Monte San Giovanni e degustazione della Sidra a cura dell’associazione culturale Euskara. Sono passati 52 anni da quando, nel 1962, Casaprota decise di festeggiare con questa sagra il suo prodotto di punta; ora l’evento si è arricchito di una serie di iniziative collaterali che lo hanno reso un appuntamento da non perdere per tutti coloro che decidono di trascorrere un piacevole fine settimana fuoriporta. Si va infatti dalla visita al frantoio locale con annessa degustazione di olio agli spettacoli di bande musicali e gruppi folcloristici, fino alla Mostra Mercato del Prodotto Tipico, giunta ormai alla decima edizione, con una ricca esposizione di prodotti tipici e artigianali della Provincia di Rieti e di quelle limitrofe.
Casaprota, che sorge al km 56 della via Salaria, è un antico borgo appartenuto all’Abbazia di Farfa, addossato ad un antico Castello. Di epoca romana sono le prime tracce e i primi insediamenti presenti nel territorio, dove i reperti delle ville e le iscrizioni sono sparse un po’ ovunque: per chi vuole dedicarsi alle escursioni, tracce del passato testimoniate da rovine romane e medievali – con tesori d’arte ben nascosti – saranno l’ambientazione degli itinerari da percorrere a piedi, in mountain bike o a cavallo. Tra scorci mozzafiato e coltivazioni rigogliose, le piante di olivo restano comunque le grandi protagoniste del paesaggio della Sabina; le caratteristiche organolettiche tipiche di questo territorio fanno sì che il suo olio sia uno dei migliori d’Italia: un motivo in più per raggiungere Casaprota, circondata da una natura incontaminata fra colline dai mille colori, immersi fra sapori e aromi da riscoprire in tavola con i piatti tipici della tradizione.