MARCHE
Sarà un vero e proprio tuffo nel passato, agli inizi del Novecento, quando il lavoro nei campi garantiva il sostentamento a un’intera comunità e in paese la trebbiatura era un momento che veniva celebrato da tutti, dai più grandi ai più piccoli. Dal 25 al 27 luglio Ostra Vetere, l’antica Montenovo in provincia di Ancona, si vestirà a festa per la sfilata delle attrezzature agricole d’epoca: una manifestazione – giunta ormai alla 29esima edizione – che permette di vivere tutto il fascino di quella civiltà contadina che ha caratterizzato per secoli in nostro Paese, nelle abitudini di tutti i giorni e ovviamente anche a tavola.
Già, anche in cucina si tornerà indietro nel tempo, e come si faceva un secolo fa si scalderanno i forni a legna che ancora funzionano all’interno del paese e si cuoceranno centinaia di oche che finiranno sulla tavolata della festa, perché dopo le fatiche della trebbiatura sono poteva mancare il momento conviviale della cena sull’aia. Il menu prevede tagliatelle all’oca, oca arrosto, tutto innaffiato dall’immancabile Verdicchio, ma non mancherà una selezione dei migliori piatti marchigiani. E anche la vecchia trebbia sarà in piazza, tirata a lucido per i più giovani che non la conoscono e per gli anziani che in quello strumento riconoscono tutta la loro vita trascorsa nei campi.
Venerdì 25 luglio la band dei Folkstone farà ballare tutti con i loro coinvolgenti ritmi, le cornamuse, le bombarde e i flauti, mentre il giorno successivo i visitatori potranno curiosare tra i banchi della mostra mercato: due giornate all’insegna della buona cucina e degli spettacoli dal vivo, gustoso antipasto della sfilata domenicale delle attrezzature agricole d’epoca. Il 27 luglio oltre centro macchine circoleranno a “passo d’uomo” per il centro del paese: mezzi con oltre cent’anni di vita, tirati a lucido per l’occasione e dall’irresistibile fascino vintage, che permetteranno a tutti di tornare indietro nel tempo.
Folklore e storia, musica ed enogastronomia: sono questi gli ingredienti principali della festa di Ostra Vetere, le cui dolci colline, insieme alle vicine spiagge di Senigallia, restano sempre un ottimo diversivo per chi vuole trascorrere un fine settimana all’insegna del relax. Dalla chiesa di Santa Lucia a Palazzo Marulli, dal Chiostro di San Francesco fino all’Antiquarium del Museo-Pinacoteca, il paese conserva ancora intatte molte tracce del suo passato; spettacolare è la cerchia muraria che la cinge, sulla quale si aprono tre antiche porte di ingresso, con i suoi caratteristici “androni”, dei porticati addossati alle mura del versante che si affaccia sulla valle del Misa. Arroccata su piccoli altopiani nel cuore delle colline marchigiane, Ostra Vetere deve la sua attuale denominazione a un regio decreto del 1882: in precedenza, infatti, si chiamava Montenovo e una leggenda narra che fosse stata fondata dai profughi dell’antica città romana di Ostra, scampati alla distruzione della città da parte dei Goti nel 409 d.C.
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