POLONIA

 

La città di Torun affacciata sul fiume Vistola

La città di Torun affacciata sul fiume Vistola

La Torun di ieri strizza l’occhio alla Torun di oggi. La Polonia sarà presente all’Expo Milano 2015 e sono ben 59 i progettisti, tra studi rinomati e giovani architetti, che hanno partecipato al concorso per la progettazione del Padiglione, dovendosi adattare alle forme irregolari del lotto, sarà più stretto nella parte anteriore rispetto a quella posteriore. Il primo premio della giuria, presieduta dall’architetto Wlodzimierz Mucha, è stato assegnato allo studio di Varsavia 2PM guidato da Piotr Musialowski, che ha sviluppato un design concepito sul fattore di produzione e d’esportazione di mele, alimento del quale la Polonia è leader in Europa e che per quest’anno vede un surplus della produzione. In questi giorni il passaparola tra i polacchi è: “Mangia una mela per fare un dispetto a Putin”, questo in quanto esasperati dalle restrizioni legate alle decisioni russe di non importare prodotti europei, e ciò in risposta alle sanzioni imposte loro da vari Paesi. L’interno del Padiglione sarà completamente seminato a frutteto con filari di alberi di mele, il cui ciclo vegetativo sarà coincidente con la durata dell’Expo. I visitatori potranno così raccogliere personalmente i frutti dagli alberi e scoprire i processi di maturazione delle piante coltivate. Le pareti interne saranno rivestite da specchi per creare l’illusone amplificata di un frutteto che si estende all’orizzonte. In particolare il viaggio conoscitivo del padiglione Polonia si baserà su installazioni multimediali ed interattive.

Il festival Bella Skyway a Torun

Il festival Bella Skyway a Torun

L’arte contemporanea è il punto di forza anche di tante istallazioni che hanno interessato i tanti turisti che sul finire di agosto hanno scelto la città polacca di Torun per partecipare alla VI edizione del Festival Bella Skyway, che ha trasformato la cittadina anseatica, attraverso giochi di luce, in un enorme laboratorio sperimentale. Per cinque giorni alcune costruzioni effimere sono diventate parte del paesaggio urbano, mentre alcune facciate degli edifici si sono trasformate in schermi cinematografici 3D come la facciata dell’Università “Nicolò Copernico”, che si è arricchita di un palcoscenico per una performance di danza. Il direttore dell’edizione di quest’anno è stato Krystian Kubjaczyk, mentre a curare la regia è stato Mário Jorge da Câmara de Melo Caeiro. Nella principale via di Torun, punto di incontro per tutti i visitatori, è stata ospitata – per la prima volta in Polonia – un’ importante installazione di luci del gruppo dell’artista salentino Luciano Mariano, che catturando i segreti e i misteri della luce, ricrea la sua magia nelle piazze e nelle vie delle città di tutto il mondo.

Torun illuminata di notte

Torun illuminata di notte

 

Quest’anno con la “Galaxy Gallery” è stata illuminata la notte di Torun, grazie ad un allestimento barocco, che ha consentito ai 300 mila visitatori, di entrare come in una navata centrale di una chiesa, fatta di sessantamila lampade e centosettantamila micro lampade scintillanti, attraverso un gigantesco portale luminosissimo e dagli effetti speciali. Situata a nord di Varsavia, la cittadina di Torun è molto suggestiva ammirarla al tramonto, entrando in città, attraverso un belvedere, che si apre al di là di un fitto parco, meta di tanti sposi che vogliono immortalare il loro momento più bello sulle rive della Vistola, con lo sfondo dei suggestivi colori della città. A Torun si possono incontrare tanti giovani che frequentano l’Università, contribuendo ad aumentare la popolazione locale (ogni sei cittadini infatti c’è uno studente), ricca come è di tutte le facoltà universitarie dalle umanistiche alle scientifiche. Il testimone del più grande figlio di Torun, Nicolò Copernico, in campo astronomico è passato ad Aleksander Wolszczan, considerato a tutt’oggi uno dei più illustri astronomi contemporanei. Le leggende non mancano in questo luogo che è già di per sé magico. Ce n’è una che ricorda come furono allontanate le tante rane, frutto di un maleficio di una perfida strega, che invasero la città, da un certo Ivo che, suonando il violino, le portò fuori dall’abitato, ricevendo in cambio una borsa d’oro e la mano della figlia del borgomastro. In ricordo vi è una statua accanto all’antico municipio della città vecchia, che riproduce il giovane barcaiolo vistolano e le sue rane. Nella piazza del Mercato c’è poi il monumento a Nicolò Copernico e sempre qui si può ammirare il palazzetto “Alla stella”, un esempio valido di stile barocco, dove soggiornò il noto umanista italiano Filippo Buonaccorsi, detto Callimaco.

L'emblema della città di Torun

L’emblema della città di Torun

A ben ragione nel 1997 l’Unesco ha inserito la città medioevale di Torun nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità. Siamo nel luogo di nascita di Copernico, il geniale astronomo padre della teoria eliocentrica. Nella sua casa, trasformata oggi in museo con gli arredi del tempo, non si potrà fare a meno di visitare la mostra “World of Torun Gingerbread”, collocata nei sotterranei del palazzo e il laboratorio “piernikarskiego”, dove sarà possibile per i visitatori preparare personalmente, sotto l’attenta guida di Olga, il tradizionale pan di zenzero, utilizzando gli antichi stampi di legno. La cucina polacca è sostanziosa, a base di dense minestre e salse, abbondanti quantità di patate e gnocchi, molta carne e poche verdure e tanti tanti dolci da leccarsi i baffi, come il dolce del Papa, la “kremowka” che, se si è fortunati, si può trovare nelle pasticcerie più accorsate. Il perché è presto detto: San Giovanni Paolo II era di Wadowice e quando nel giugno del 1999 ritornò nella sua cittadina natale si lasciò prendere dalla nostalgia dei ricordi. Cominciò da quel giorno la fortuna del “kremowki”. Gli aromi caratteristici dei piatti caldi sono aneto, maggiorana, semi di cumino e funghi selvatici; tra i piatti che si ritrovano più facilmente vi sono “bigos”(crauti e carne) e “barszcz”(minestra di barbabietole rosse). Le pietanze si potranno assaporare accanto a dell’ottima birra ad esempio a Torun al ristorante Jan Olbracht, come anche all’Hotel 1231, che prende il nome dalla data di fondazione della città. Risale infatti al XIII secolo, quando i Cavalieri Teutonici trasformarono la città in uno dei loro avamposti.

Il cortile del museo a Torun

Il cortile del museo a Torun

Per la sua strategica posizione geografica sulle rive della Vistola,  Torun divenne, poi, un importante porto anseatico intorno al 1280, raccogliendo ricchezze che permisero la costruzione degli eleganti edifici gotici visibili ancora oggi come la splendida chiesa della Santissima Vergine Maria. Degna di nota è poi quella di San Giovanni, la più antica di Torun, diventata nel 1992 cattedrale, al cui interno c’è l’inginocchiatoio di San Giovanni Paolo II e il fonte battesimale gotico dove secondo la tradizione sarebbe stato battezzato Copernico.

Testo di Harry di Prisco