TRENTINO
Il Festival “I Suoni delle Dolomiti” si svolge da ventuno edizioni nel palcoscenico unico e irripetibile dell’alta quota delle più belle montagne del Trentino, raggiunto a piedi dal pubblico e dai musicisti con i propri strumenti nello zaino, con un programma di concerti che spaziano dalla musica classica, al jazz alla word music, fino alla canzone d’autore. Tra i protagonisti: Mario Brunello, Dave Douglas, Toumani Diabaté, Ernst Reijseger, Nina Zilli, Nicola Piovani, Paolo Fresu, Thomas Zehetmair, Vincent Peirani, Enrico Pieranunzi, Petra Magoni, Niccolò Fabi.
Uno scenario ambientale di grande, irresistibile fascino, fatto di rocce, erba, boschi, vento, che attrae e seduce turisti provenienti da ogni angolo d’Europa, e non solo; uno scenario che è anche prezioso spazio acustico, dove le note risuonano verso l’alto e si espandono tutt’intorno arricchendosi di sfumature e inflessioni espressive inedite. Suoni che arrivano da ogni parte del pianeta, in un ideale abbraccio fra musica classica, jazz, world music e canzone d’autore. Le montagne del Trentino, che per l’occasione si trasformano in straordinario palcoscenico naturale, e la musica si danno appuntamento ogni estate, dal 1995, per dar vita a un festival davvero originale: “I Suoni delle Dolomiti”. Un titolo semplice, ma che nel contempo ne sintetizza come meglio non si potrebbe contenuti e intenti: ospitare colori musicali differenti tra le montagne definite da Le Courbusier “le più belle architetture naturali del mondo” e nel 2009 nominate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
I concerti de “I Suoni delle Dolomiti” si svolgono nel primo pomeriggio, ma anche all’alba, nei pressi di rifugi alpini: cime, malghe e boschi vengono raggiunti a piedi insieme dal pubblico e dagli stessi musicisti, che si portano in spalla i propri strumenti. Arrivati in alta quota, dopo aver tutti condiviso anche le medesime fatiche, il pubblico si dispone attorno ai musicisti: non c’è separazione fra chi ascolta e chi suona, non c’è alcun palcoscenico costruito ad hoc, non c’è amplificazione, tutti vivono allo stesso modo un evento artistico che è prima di tutto occasione speciale di scambio di piccole e grandi emozioni. “I Suoni delle Dolomiti” è un festival ecocompatibile: rispetto della natura significa rispetto dell’uomo, della musica che egli crea, del cibo di cui si nutre. Anche in Trentino si vive, dunque, lo spirito di EXPO 2015.
La musica, sulle Dolomiti, respira come in nessun altro luogo, dialoga con il silenzio, respinge i rumori quotidiani: le corde e i legni di violini e violoncelli si inchinano all’aria, clarinetti, trombe e sassofoni si librano fra le nuvole. Suonare in montagna può rappresentare una sfida che i tanti musicisti internazionali che hanno preso parte a “I Suoni delle Dolomiti” hanno affrontato volentieri, vivendo un’esperienza artistica e umana irripetibile. E il pubblico è anch’egli primattore di questi eventi unici che fondono armoniosamente arte, cultura, turismo. I turisti che ogni anno si recano nel periodo estivo in Trentino hanno quindi l’opportunità di abbinare relax, gastronomia e musica immersi in paesaggi la cui bellezza è rinomata ovunque: i concerti de “I Suoni delle Dolomiti” raccontano questi paesaggi, invitano lo spettatore non solo ad estraniarsi dalla vita di tutti i giorni, ma a riflettere, a trovare nuovi stimoli per guardarsi attorno in modo più consapevole. La musica come linguaggio universale, la montagna come spazio di libertà: è dunque questo il pensiero forte attorno al quale ruota da sempre un festival che, anno dopo anno, vetta dopo vetta, è diventato uno degli eventi più attesi da chi ama abbinare l’arte e la montagna e si è conquistato ampia risonanza sui media internazionali. Organizzato dall’Assessorato provinciale all’agricoltura, foreste, turismo e promozione e da Trentino Marketing srl, con Apt d’ambito, numerosi soggetti pubblici e privati del territorio e la direzione artistica di Chiara Bassetti e Paolo Manfrini, “I Suoni delle Dolomiti” offre anche per questa estate, fino al 28 agosto, la possibilità di condividere indimenticabili momenti di vita e di ascolto e di ammirare emozionanti paesaggi ambientali e culturali.
L’edizione 2015 de “I Suoni delle Dolomiti” si è aperto con un trekking musicale in Val di Fassa (con concerto finale al Rifugio Contrin) e di cui il principale protagonista è stato il violoncellista Mario Brunello, concertista classico di fama internazionale. Sempre in luglio, il 18, Brunello tornerà sulle Dolomiti di Fassa per un concerto che, salutando il sorgere del sole a Col Margherita, lo vedrà in compagnia di altri quattro violoncellisti (i Cello4Ever) e del trombettista americanoDave Douglas, figura di spicco del panorama jazzistico contemporaneo e autore nel 2003 di Mountain Passages, composizione che verrà riproposta in una nuova veste. Assai rilevante sarà quest’anno anche la presenza di un compositore legato al mondo del cinema:Nicola Piovani. Il 5 agosto, a Pian della Nana, in Val di Non, il vincitore del premio Oscar per le musiche de La vita è bella di Roberto Benigni, eseguirà in quintetto una selezione di proprie composizioni concepite anche per il teatro. Nel segno del binomio musica-cinema sarà anche il concerto del giorno dopo a Villa Welsperg, nel Primiero, ai piedi delle Pale di San Martino: Paolo Fresu, con il bandoneonista Daniele di Bonaventura e gli archi deI Virtuosi Italiani, proporrà le musiche del film Vinodentro. Questo concerto è inserito nel “Progetto EXPO e territori” coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un significato particolare rivestirà il progetto “Voci di donna nella terra che cambia”, un viaggio fra tematiche care alla figura femminile attraverso canti di ispirazione popolare e composizioni che riflettono l’attualità. Il progetto, ideato dal compositore trentino Armando Franceschini, coinvolgerà un’interprete versatile come Petra Magoni, dalla voce flessibile come poche altre, il Coro da Camera Trentino e un ensemble strumentale de I Virtuosi Italiani (17 agosto, Busa del Cancanù, Altopiano della Paganella). Il 29 luglio (in Val San Nicolò, Val di Fassa) arriverà dal Mali Toumani Diabaté, virtuoso e poeta di uno degli strumenti simbolo della musica africana, la kora: il Maestro sarà accompagnato dall’allievo, suo figlio Sidiki, dando vita a un duo che non mancherà di rendere omaggio alle vittime dei viaggi della speranza dall’Africa all’Europa. Ancora in tema di musica classica saranno i concerti degli 8 Violoncelli di Torino, con un repertorio che si spinge anche nei territori della musica per il cinema (31 luglio, Rifugio Giovanni Segantini, Val Rendena); del violinista austriaco Thomas Zehetmair, con i “capricci” di Paganini (3 agosto al Rifugio Vajolét, in Val di Fassa); del duo formato dalla violista tedesca Danusha Waskiewicz e dal contrabbassista venezuelano Edicson Ruiz (7 agosto, Laghi di Bombasél, Val di Fiemme); ed infine dei Mahler Chamber Soloists, ensemble di fiati che il 28 agosto, al Rifugio Roda di Vaél in Val di Fassa, porrà il sigillo alla XXI edizione de “I Suoni delle Dolomiti”. La world music sarà rappresentata anche dai SIGNUMfive, quattro sassofonisti, un fisarmonicista e un percussionista che si appropriano della musica balcanica (11 agosto, Rifugio Boè, Val di Fassa), mentre il jazz avrà dalla sua il pianista Enrico Pieranunzi, fantasioso improvvisatore che affronta in modo originale anche pagine di musica classica (14 luglio, a Passo di Lavazé, Val di Fiemme), il duo transalpino del fisarmonicista Vincent Peirani, nuova star del suo strumento, e del sassofonista Emile Parisien (21 luglio, Buse de Tresca, Val di Fiemme), e il violoncellista olandese Ernst Reijseger, uomo di punta della musica improvvisata europea (19 agosto, Rifugio Rosetta Giovanni Pedrotti, San Martino di Castrozza). Parole e musica si fonderanno invece nei concerti di due esponenti della canzone italiana: Nina Zilli (21 agosto, Camp Centener, Val Rendena) e Niccolò Fabi (24 agosto, Malga Canvere, Val di Fiemme), entrambi impegnati nel proporre le proprie canzoni in inedita dimensione acustica, in totale sintonia con lo spirito de “I Suoni delle Dolomiti”.
Tutti i concerti iniziano alle ore 13, con l’eccezione del concerto del 18 luglio, con inizio alle ore 6.
I Suoni delle Dolomiti è ideato e curato da Trentino Marketing e dalle Apt della Val di Fassa, della Val di Fiemme, di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, della Val di Non, di Madonna di Campiglio – Pinzolo – Val Rendena e Dolomiti Paganella.Info: www.isuonidelledolomiti.it; facebook.com/isuonidelledolomiti.it
PROGRAMMA
L’Alba delle Dolomiti
18 Luglio
Val di Fassa, Gruppo Lusia – Bocche
Ore 6 Col Margherita
DAVE DOUGLAS, MARIO BRUNELLO, CELLO4EVER
JAZZ
“Il più bel festival al mondo”: così Dave Douglas, figura preminente della scena jazz contemporanea, ama definire “I Suoni delle Dolomiti”, festival al quale ha partecipato per la prima volta nel 1999, tornandovi in seguito a più riprese con progetti sempre diversi. Quest’anno è la volta dell’inedito, straordinario incontro con Mario Brunello: con il musicista di Castelfranco Veneto e il trombettista americano ci saranno i Cello4Ever, quartetto di violoncellisti (Marco Radaelli, Andrea Cavuoto, Livia Rotondi e Andrea Scacchi) dai vasti e variegati orizzonti stilistici. Per la speciale occasione Douglas ha arrangiato parte di Mountain Passages, composizione da lui scritta originariamente nel 2003 e dedicata proprio alle Dolomiti, dando ora rilievo solistico al proprio strumento e a quello di Brunello.
21.7
Val di Fiemme, Gruppo Cornacci – Monte Agnello
13 h Buse de Tresca
VINCENT PEIRANI & EMILE PARISIEN DUO
JAZZ
Classe 1980, Vincent Peirani è l’uomo nuovo della fisarmonica, francese come lo sono Richard Galliano, Marcel Azzola e altri grandi specialisti dello strumento a mantice. Tecnicamente ferratissimo, espressivamente versatile, ha collaborato con, fra gli altri, Michel Portal, Louis Sclavis e con la cantante coreana Youn Sun Nah. Nel 2014 si è aggiudicato in rapida successione il Django d‘Or e il Victoires du Jazz, le massime onorificenze jazzistiche transalpine. Con il sassofonista Emile Parisien, altro musicista di comprovato talento, ha registrato l’album Belle Époque, attestato di una felice intesa sullo sfondo di composizioni di Sidney Bechet e di Duke Ellington e di brani originali ispirati anche al folklore.
29 .7
Val di Fassa, Gruppo Costabella – Cima Uomo
13 h Val San Nicolò, Jonta
TOUMANI DIABATÉ, SIDIKI DIABATÉ
MUSICA DAL MONDO
Toumani (conosciuto anche per via di importanti collaborazioni con Ali Farka Toure, con il quale si è aggiudicato un Grammy Award, Damon Albarn, Taj Mahal, Herbie Hancock e Björk), è uno dei più autorevoli maestri della kora, l’arpa-liuto a 21 corde tipica del Mali e di tutta l’Africa Occidentale che nella famiglia Diabaté si suona da generazioni e che inevitabilmente è finita tra le mani del giovane Sidiki. Padre e figlio dialogano fra loro traendo dallo stesso strumento delicate sfumature poetiche, ma anche infondendovi contagiosa energia comunicativa. Nel recente album che li vede insieme, intitolato semplicemente Toumani & Sidiki, omaggiano l’isola di Lampedusa e invitano con la loro musica a non dimenticare le infinite tragedie dei migranti.
31.7
Val Rendena, Presanella
13 h Rifugio Giovanni Segantini
GLI 8 VIOLONCELLI DI TORINO
MUSICA CLASSICA
Classica e cinema: un viaggio musicale che parte da Bach, tocca Vivaldi, Verdi, Mascagni, Villa-Lobos e arriva a Bacalov, Rota e Piovani. Tutto questo ad opera di otto violoncellisti di consolidata carriera, tutti componenti di affermate orchestre attive a livello nazionale e internazionale e legati l’uno all’altro da profonda amicizia, oltre che da reciproca stima professionale. Una formazione unica nel suo genere, che nel far gioco di squadra dal 2005 (su idea di Fabrice De Donatis) si muove nel mondo della musica andando oltre i luoghi comuni, delineando un percorso che va dall’antico al contemporaneo.
3 Agosto
Val di Fassa, Catinaccio
13 h Rifugio Vajolét
THOMAS ZEHETMAIR
MUSICA CLASSICA
Thomas Zehetmair, uno dei violinisti più acclamati della sua generazione, protagonista di una luminosa carriera come solista, direttore d’orchestra e camerista, esegue i celebri 24 “Capricci” di Niccolò Paganini. Zehetmair ha registrato tutto il repertorio violinistico: la sua incisione dei “Capricci” ha avuto la menzione d’onore del Premio della Critica Tedesca e il Premio Midem Classic 2010. Come violinista ha suonato nei maggiori festival e centri musicali europei, tra cui il Festival di Salisburgo, sua città natale, dove ha tenuto a battesimo la prima mondiale del “Doppio Concerto per violino e viola” di Heinz Holliger, ha suonato con la Filarmonica di Vienna, in recital solistici e con il suo Zehetmair Quartet.
5.8
Val di Non, Gruppo del Brenta
13 h Pian della Nana
NICOLA PIOVANI
MUSICA D’AUTORE
Torna sulle montagne del Trentino il premio Oscar per la colonna sonora de La vita è bella di Roberto Benigni. Compositore colto e raffinato, Nicola Piovani ha creato musiche per il cinema e il teatro, ha scritto composizioni cameristiche e sinfoniche: col suo pianoforte in netta evidenza, ne propone una selezione adattata per un organico strumentale agile che poggia sulla cantabilità di fiati, violoncello, chitarra e fisarmonica e sulla spinta ritmica di contrabbasso, batteria e percussioni. In questa particolare veste, anche grazie all’invenzione solistica, la musica di Piovani rivela lati nascosti fra le pieghe di partiture destinate in origine a un repertorio corale, collettivo, mantenendo inalterata l’essenza melodica dalla quale trae inesauribile linfa vitale.
6.8
Primiero, Pale di San Martino
13 h Villa Welsperg
PAOLO FRESU, DANIELE DI BONAVENTURA, I VIRTUOSI ITALIANI
Vinodentro
MUSICA D’AUTORE
Un Paolo Fresu particolarmente poetico e intimista, questo di Vinodentro, concerto che riprende le musiche dell’omonimofilm di Ferdinando Vicentini Orgnani, con il quale il trombettista di Berchidda ha più volte collaborato in passato, anche in occasione di un documentario dedicato alla giornalista Ilaria Alpi. Vinodentro è ispirato all’omonimo romanzo di Fabio Marcotto che mette insieme il mito del Faust e la passione per il vino. Di conseguenza, anche le musiche – eseguite con il bandoneonista Daniele di Bonaventura e gli archi de I Virtuosi Italiani – sono state generate da un mix di vari ingredienti: jazz, musica classica, tango e profumi mediterranei. Il concerto è inserito nel “Progetto EXPO e territori” coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
7.8
Val di Fiemme, Lagorai
13 h Laghi di Bombasèl
DANUSHA WASKIEWICZ, EDICSON RUIZ
MUSICA CLASSICA
Uno stimolante duo viola – contrabbasso: la tedesca Danusha Waskiewicz dialoga con il venezuelano Edicson Ruiz, cresciuto musicalmente all’interno dell’orchestra giovanile fondata da José Antonio Abreu, nota in tutto il mondo per le sue finalità socio-educative e per aver forgiato numerosi talenti. Avviato alla carriera di concertista a livello internazionale, Ruiz padroneggia sia il passato che il presente della musica classica, così come la stessa Waskiewicz, già prima viola dell’Orchestra Mozart di Bologna, su invito di Claudio Abbado, nonché componente dei Berliner Philarmoniker, di cui fa parte anche Ruiz, e di altre importanti orchestre. In programma musiche di Sperger, Paganini, Klenterborn, Marzocchi e della stessa violista.
11.8
Val di Fassa, Gruppo del Sella
13 h Rifugio Boè
SIGNUMfive
MUSICA DAL MONDO
Di solito sono in quattro (Blaž Kemperle, sax soprano, Alan Lužar, sax tenore, Erik Nestler, sax alto, e David Brand, sax baritono), ma da qualche tempo hanno varato un nuovo progetto che li vede fianco a fianco con il fisarmonicista Nikola Djoric e il percussionista Volker Reichling. E con l’incontro con i due nuovi partner e il cambio di sigla da Signum Saxophone Quartet a SIGNUMfive, pure la musica proposta ha subito una radicale mutazione: non più brani di musica classica, ma i ritmi incalzanti e le atmosfere festose della musica balcanica. Come attesta a chiare lettere il recente album Balkanication.
17.8
Altopiano Paganella, Monte Gazza
13 h Busa del Cancanù
PETRA MAGONI, I VIRTUOSI ITALIANI, CORO DA CAMERA DEL TRENTINO
musiche di ARMANDO FRANCESCHINI
Progetto speciale: Voci di donna nella terra che cambia
CANZONI TRA TRADIZIONE E MODERNITA’
La figura femminile è al centro del progetto su musiche del compositore trentino Armando Franceschini in cui vengono affrontate tematiche tipiche dell’“altra metà del cielo”: i primi passi, l’amore, la vita familiare, il lavoro, la religiosità, la guerra, l’emigrazione. Confronto fra tradizione popolare, affidata alle voci femminili del Coro da Camera del Trentino diretto da Giancarlo Comar, e contemporaneità raccontata dalla voce straordinaria dalle mille sfumature di Petra Magoni. A far da collegamento fra i vari temi, gli interventi strumentali dell’ensemble de I Virtuosi Italiani.
19.8
San Martino di Castrozza, Pale di San Martino
13 h Rifugio Rosetta Giovanni Pedrotti
ERNST REIJSEGER
JAZZ
Apprezzato da anni anche per la sua proficua collaborazione con il regista tedesco Werner Herzog, per i cui film ha concepito numerose colonne sonore, Ernst Reijseger è innanzitutto un maestro dell’improvvisazione: aduso agli ambienti più immaginifici del jazz europeo, aperto alle influenze della musica accademica come di musiche etniche provenienti in special modo da Africa e Asia, ma affascinato anche dai canti della Sardegna, il musicista olandese suona, accarezza, strapazza il suo violoncello, imbracciandolo talvolta come se fosse una chitarra, lasciandosi trasportare da una musicalità che non conosce confini, spruzzata anche di un pizzico di irresistibile ironia. Ogni sua performance è uno scrigno pieno di sorprese.
21.8
Val Rendena, Gruppo del Brenta
13 h Camp Centener
NINA ZILLI
CANZONE D’AUTORE
Ormai non è più un talento da scoprire: Maria Chiara Fraschetta, per tutti Nina Zilli, è considerata una delle più intense voci femminili affermatesi negli ultimi anni sulla scena italiana. Registro da soprano, ama particolarmente le grandi voci nere, soprattutto Nina Simone, dalla quale ha preso a prestito il nome d’arte, ma anche Otis Redding ed Etta James e un po’ tutta la black music, alla cui fonte si è abbeverata direttamente sul campo vivendo per un paio d’anni negli Stati Uniti. All’ultimo festival di Sanremo ha partecipato con “Sola”, brano contenuto nel terzo album della cantante piacentina, Frasi & fumo, prodotto da Mauro Pagani.
24.8
Val di Fiemme, Gruppo Viezzena – Bocche
13 h Malga Canvere
NICCOLÒ FABI
CANZONE D’AUTORE
Solo voce e chitarra: Niccolò Fabi si confronta con la dimensione più intima, immediata, diretta del fare musica, quella più in sintonia con la natura. Con il suo album Ecco ha vinto nel 2013 la Targa Tenco, sorta di laurea sul campo per ogni cantautore che si rispetti. Poi è venuto il fortunato sodalizio, con album e tour, con i vecchi amici Daniele Silvestri e Max Gazzé, con i quali Fabi mosse i primi passi artistici nella Roma degli anni Novanta. Adesso, in esclusiva per il pubblico de “I Suoni delle Dolomiti”, è il momento di riassumere in solitudine una carriera ormai quasi ventennale; una carriera coerente, fatta di piccoli e grandi successi, di quelle piccole e grandi emozioni che Niccolò Fabi sa sempre regalare.
28.8
Val di Fassa, Catinaccio
13 h Rifugio Roda di Vaél
MAHLER CHAMBER SOLOISTS
MUSICA CLASSICA
Otto strumenti a fiato (due trombe, due tromboni, due fagotti, clarinetto e flauto) caratterizzano la formazione scelta per l’occasione dai Mahler Chambers Soloists, ensemble ad organico variabile ed emanazione della Mahler Chamber Orchestra, nata nel 1997 col sostegno di Claudio Abbado. La flessibilità della Mahler Chamber Orchestra consente quindi ai suoi componenti di sperimentare nuovi repertori, di confrontarsi con diverse tipologie di ambienti. II programma del concerto in Val di Fassa prevede l’esecuzione dell’“Ottetto per fiati” di Stravinskij, di una selezione dal “V Libro dei Madrigali” di Gesualdo, del “Quartetto per fiati” di Andrea Gabrieli, e della “Jazz Suite n.1” di Sostakovic appositamente arrangiata.