Val Venosta, tre ottimi motivi per un weekend autunnale

ValVen1L’autunno in Val Venosta è un periodo unico durante il quale fare escursioni in mezzo alla natura venostana ad un ritmo slow staccando alcuni giorni dai ritmi frenetici del post vacanze: fiore all’occhiello il Parco Nazionale dello Stelvio. Oppure, per i più golosi, il weekend può essere dedicato alla scoperta dei prodotti tipici stagionali che vanno dalla Pera Pala alle castagne e crauti degustando piatti della tradizione, girando per mercatini o partecipando alle fiere locali. Gli appassionati della storia e della cultura potranno scegliere tra diverse proposte a tema tra le quali anche la giornata del romanico ad ottobre.

  1. L’Autunno a un ritmo slow: escursioni immersi nella natura

Il Sentiero del Lago D’Oro – Parco Nazionale dello Stelvio

Il Parco Nazionale dello Stelvio preserva una natura unica ed incontaminata. Ci si può avventurare lungo il “Sentiero Lago d’oro”. Un percorso panoramico che si estende sopra a Trafoi in un arido paesaggio roccioso, ma con una vista spettacolare sull’imponente Ortles. L’escursione di quattro ore parte dal Passo dello Stelvio e conduce a Cima Garibaldi, al Lago d’Oro e al Rifugio Forcola. Da lì si scende a Trafoi con la seggiovia o con una bella camminata nel bosco. Lungo la via sono posizionati una serie di pannelli tematici che illustrano la vegetazione, la geologia con cenni sulla valle e sulla storia del fronte nella Grande Guerra.

Centri visita del Parco Nazionale dello Stelvio: Aquapark e Naturatrafoi

Per un approfondimento sulla flora e fauna locale è possibile recarsi presso i due centri visite del Parco Nazionale nell’area dell’Ortles che offrono ai visitatori la possibilità di conoscere questa regione naturale unica nel suo genere. Il filo conduttore del centro visita del parco nazionale Aquaprad è l’acqua: i visitatori possono ammirare 35 specie di pesci in dodici acquari. Il centro visite del parco nazionale Naturatrafoi offre invece delle interessanti prospettive nella geologia del massiccio dell’Ortles.

  1. SAPORI: un weekend “mordi” e fuggi

L’esperienza enogastronomica altoatesina è sempre una scoperta interessante grazie al connubio fra la cucina austriaca e i sapori mediterranei che ampliano sapori e varietà di pietanze. Tale è l’attenzione per l’autenticità dell’offerta che l’iniziativa “Pura Qualità in Montagna” premia le trattorie di montagna, le malghe e i rifugi che si impegnano a promuovere e preservare la cucina autentica e che riscoprono le antiche ricette affinandole con gli ingredienti regionali.

Mercati e negozi contadini tradizionali in Val Venosta

Immergersi nelle atmosfere intime dei mercati contadini curiosando tra i vari banchi, parlare e confrontarsi direttamente con i produttori è un’occasione unica. Non solo prodotti regionali e specialità come formaggiospeck e Schüttelbrot, carni da allevamenti sostenibili, marmellate e tisane. Uno shopping consapevole e a km zero presso le botteghe. In Val Venosta ve ne sono tre e vendono esclusivamente prodotti delle fattorie e delle cooperative agricole della valle: la bottega contadina Val Venosta in Alto Adige al di sotto delle colline di Castel Juval, la bottega di Malles Venosta e la bottega Trafoier ai piedi di Castel Coira a Sluderno.

m_ValVenostaLagoResiaGiornate di gusto: alcuni gli eventi dei prossimi mesi

  • TÖRGGELEN A CASTELBELLOdal 23 settembre al 30 novembre. Dopo il raccolto, in autunno le cantine e le taverne tipiche (Buschenschank) aprono i loro portoni per il tradizionale Törggelen, una delle usanze più conviviali e piacevoli della provincia. Per l’assaggio del vino nuovo con il Törggelen vengono proposte pietanze semplici come speck, “Schlutzkrapfen” (i ravioli a mezzaluna) e insalata, poi lo “Schlachtplatte” (un piatto a base di carne di maiale), crauti e canederli. Si completa il tutto con le caldarroste preparate sul fuoco con un’apposita padella di ferro. Il coronamento della serata avviene con i Bauernkrapfen (ravioli dolci fritti) con ripieno di papavero o marmellata di albicocche o di castagne. 21 e 22 ottobre festa del “Törggelen” nei vicoli di Colsano Castelbello-Ciardes www.kastelbell-tschars.com
  • SETTIMANE DEI CRAUTI DI LASA – dal 4 ottobre al 12 novembre. Il cavolo bianco, coltivato nella zona di Lasa, viene tagliato finemente e fatto fermentare; l’acido conserva il cavolo. I crauti cosi preparati mantengono tutte le loro vitamine e possono essere utilizzati anche nei mesi successivi.  Si dice che siano particolarmente buoni gustati insieme a un ricco Törggelen. Il tradizionale Mercato di ottobre si terrà il 4 ottobre.
  • DEGUSTAZIONE DI FORMAGGIO DI MALGA DELL’ALTO ADIGE – il 7 ottobre è la festa del malgaro e del casaro. Le 40 malghe, prevalentemente della Val Venosta, presentano al pubblico e alla giuria i loro formaggi e attendono il giudizio. Una giornata davvero imperdibile per gli amanti del formaggio che non solo potranno degustare le numerose varietà, ma anche fare una bella scorta da portare a casa!
  • valleVenosta
  1. CULTURA & ARCHITETTURA: alla scoperta degli “stili” architettonici venostani

In Val Venosta convivono diverse architetture che sono in continua evoluzione a partire da esempi importanti del romanico sino a quelli più attuali e moderni concepiti da apprezzabili architetti locali pionieri della forma e del design. Walter Dietl, Christian Kapeller, Arnold Gapp e Werner Tscholl (nominato architetto d’Italia nel 2016) hanno realizzato nella valle meraviglie architettoniche di richiamo internazionale. Tra gli esempi: le scene costruite lungo il sentiero Gola Plima, il Castello del Principe di Burgusio, la Distilleria Puni, la Funivia San Martino in Monte, l’abbazia di Monte Maria.

La giornata del Romanico e i sentieri dell’angelo:

Il 14 ottobre ci sarà la Giornata del Romanico: molti siti culturali romanici apriranno le loro porte e permetteranno di apprezzare gli straordinari elementi architettonici e artistici del periodo compreso fra 700 e 1300 d.C.

Insieme alla vicina Val Monastero della Svizzera, la Val Venosta è la patria di alcune delle più antiche chiese dell’Europa continentale ancora esistenti. l’incrocio tra Italia, Austria e Svizzera, i sentieri del cielo si snodano lungo l’incanto della Val Venosta, unendo le chiese, i castelli e i monasteri che davano ristoro spirituale ai pellegrini dell’alto Medioevo. Una catena di architettoniche realizzate tra l’ottavo secolo e gli anni del romanico, una trentina in tutto, che custodiscono affreschi unici nel mondo cristiano. Si va dai tempi di poco precedenti Carlo Magno, fino a Federico II. Sono i sentieri che costeggiano l’antica via Claudia Augusta che univa Roma alle terre danubiane e alla Baviera. Il Resia era uno dei passi più battuti. Tra gli esempi: la chiesetta di San Procolo a Naturno la Chiesa di San Benedetto a Malles Per vivere un’esperienza mistica multisensoriale bisogna raggiungere l’abbazia benedettina di Monte Maria.