VENETO

VenetoGiardiniUna esperienza se non esattamente mistica, certo rilevante comincia dai trentamila metri quadrati di parco e acque dell’hotel Trieste&Vittoria ad Abano Terme che rappresentano una realtà iniziatica. Nel senso che percorsi e immersioni portano alla serenità, alla bellezza e alla profondità. Dalle 888 palme (tanti sono gli esemplari di Chamaerops humilis messi a dimora nel parco dell’hotel) parte un percorso proposto in esclusiva agli ospiti dei GB Thermae Hotels che conduce alla scoperta di alcuni dei giardini iniziatici e massonici più importanti e belli del Veneto.Tappa d’obbligo, l’Orto Botanico di Padova, Patrimonio dell’Umanità e il più antico sopravissuto al mondo. Costruito nel 1545 su progetto di Daniele Barbaro, presenta, in pianta, un quadrato iscritto in un cerchio, a simboleggiare l’unione del cielo e della terra. E’ la pianta che Francesco Colonna descrive per il Giardino dell’isola di Cetera nella sua “Hypnerotomachia Poliphili”.  Il giardino padovano è ancora oggi diviso in quattro quadrati e ciascuno di questi in otto triangoli isosceli. Al centro l’effigie di Minerva, dea protettrice delle scienze. Il motivo del numero otto simboleggia la rinascita spirituale e la rigenerazione interiore ed esteriore.

Non molto lontano, un altro giardino, questa volta ottocentesco, è dovuto al grande genio di un architetto, Francesco Jappelli, cui si riconoscono numerosi parchi di impronta massonica. E’ il giardino di Casa Romiati, in via del Santo. L’opera si pone come coronamento dei grandi lavori jappelliani: dal Parco Treves del 1807, fino a quello pressoché coevo di villa Torlonia a Roma. Si può considerare opera d’arte a sé stante, creazione autonoma, concepita come luogo ricreativo, cornice ideale per l’otium del suo proprietario, ma soprattutto come centro culturale, portatore di messaggi più o meno complessi che si esprimono con un linguaggio composto di elementi naturali ed artificiali. La fantasia dell’architetto porta a massima espressione il gusto per il fantastico, l’eclettico, il magico. Lo spazio è allestito scenicamente, sfruttando le architetture esterne come fondali, facendo così dialogare gli elementi del paesaggio circostante con la struttura del giardino. La ristretta area pianeggiante a disposizione, circa 2500mq, viene abilmente dilatata dallo Jappelli, che modifica la planimetria del terreno innalzando una montagnola lungo la quale si snoda un breve scenografico percorso, volutamente impervio, quasi iniziatico, che tra finti ruderi e rocailles porta all’ingresso della torre ottagonale, perno simbolico del giardino. I tre piani, i colori e gli allestimenti interni della torre rappresentano i successivi gradi della conoscenza,  sino al raggiungimento della beatitudine del saggio.

L’abside della chiesa di S. Francesco è un fondale di grande attrazione suggestiva che accompagna il percorso verso la torre. Di impronta massonica era anche il magnifico Parco Treves dove le testimonianze della funzione simbolica si possono ancora leggere nonostante gli interventi e le manomissioni. Del tutto scomparso un altro famoso giardino massonico padovano, il Trieste, cancellato dalla nuova viabilità cittadina.
Tra le Basiliche di Sant’Antonio e di Santa Giustina, il Prato della Valle, la più estesa piazza monumentale d’Europa. Al suo centro l’Isola Memmia cui si accede attraverso i 4 ponti e, lungo la Canaletta d’acqua, le immagini di personaggi illustri che hanno soggiornato o lavorato a Padova. Anche qui non mancano, per chi sappia leggerli, segnali iniziatici e immagini di personalità legate all’esoterismo.
Il tour si conclude nel cuore della città, con la visita al Palazzo della Ragione, definito da Federico Zeri come la più importante testimonianza di architettura civile medievale al mondo. Oltre che numerosi “segni” sulle pietre, ad interessare qui è l’imponente ciclo di affreschi a tema astrologico realizzati nei primissimi anni del Quattrocento dopo che il ciclo precedente, di mano di Giotto, era stato cancellato da un incendio. Questi affreschi rappresentano la summa delle conoscenze astrologiche di Pietro d’Abano, straordinaria personalità dalle sfaccettate conoscenze, ed è affascinante per chiunque scoprire, con tagli davvero inconsueti, le caratteristiche del proprio segno zodiacale. Infine il Caffè Pedrocchi concepito dallo Jappelli come vero e proprio percorso iniziatico lungo la successione delle sue stupefacenti sale, a partire dalla celeberrima Sala Egizia. Visitare questi meravigliosi giardini e questi monumenti è leggere in modo differente luoghi di intensa magia, capirne un linguaggio segreto, entrare nelle concezioni di chi, anche nel momento dell’ozio e dello svago, non voleva distaccarsi dal ricordare a se stesso e agli eletti i veri obiettivi dell’esistenza di ogni uomo degno di tale nome.

20 Agosto 2012